Interventi assistiti  con il Cavallo

Con tutti gli ausili indispensabili, fascione da volteggio, selle specifiche con maniglie adatte a favorire la corretta postura in sella, « panche » correttive per le staffe, tutti riescono a montare a cavallo in sicurezza. 

Il significato di ippoterapia (termine aggiornato con «Interventi assistiti con gli animali ») deriva dall’unione delle parole greche huppos (cavallo) e therapeia (cura). Indica l’insieme delle discipline mediche che, attraverso l’ausilio di un cavallo, portano al miglioramento dello stato psicofisico del paziente.

L’ippoterapia non consente solo di ottenere benefici fisici, sulla muscolatura e postura del corpo, ma tratta con efficacia anche gli aspetti psicologici, favorendo autostima, capacità relazionali e cognitive.

 Gli effetti positivi dell’ippoterapia sono conclamati non solo sugli adulti, ma soprattutto sui bambini in particolare, nei casi in cui siano presenti impacci motori, disprassia,, spettro autistico, disturbi dell’attenzione e dell’apprendimento, problemi di inserimento scolastico, di relazione e di socializzazione. 

Come già sottolineato, i benefici dell’ippoterapia si manifestano a più livelli. Ne abbiamo evidenziati 5 che possano farti capire l’impatto positivo che può avere.

1 Benefici socio-affettivi

Durante il percorso di ippoterapia, il paziente crea una relazione con il cavallo, che nel tempo può trasformarsi anche in un legame affettivo. Infatti, sarà proprio “il cavaliere” a doversi prendere cura del proprio animale, il quale diventa così un mediatore emozionale. Questo permette un’apertura maggiore della persona anche nei confronti del mondo esterno.

A ciò si aggiungono le varie interazioni che il paziente può sviluppare all’interno del maneggio, che contribuiscono a migliorare le sue doti relazionali e sociali. Ne consegue un graduale aumento dei livelli di comunicatività con le persone che lo circondano, rendendole figure più partecipi nella sua giornata.

 

2 Benefici fisici 

Dal punto di vista fisico, i benefici dell’ippoterapia sono davvero molti: miglioramento di equilibrio, tono muscolare, coordinazione e postura.

Soprattutto nei pazienti che hanno subito una lesione, l’andare a cavallo riporta armonia nel corpo, poiché tutti i gruppi muscolari vengono stimolati in modo simmetrico. A ricoprire particolare importanza nell’attività con il cavallo è il suo andamento sinusoidale, tipico dei quadrupedi.

Il movimento del cavallo avviene in quattro tempi e va a lavorare sull’equilibrio statico e dinamico del cavaliere. Quest’ultimo dovrà, infatti, spostare continuamente il proprio baricentro, a seconda dell’andatura dell’equino. Di conseguenza, potrà acquisire maggiore coscienza del proprio corpo.  


3 Benefici cognitivi-sensoriali nell’ippoterapia 

Il lavoro con il cavallo, e l’ambiente in cui questo viene svolto, hanno effetti sulla stimolazione cognitiva. Nei pazienti si nota un miglioramento nella concentrazione, nella logica, nella memoria e nella sensibilità. Quest’ultima in particolare, è sviluppata dall’attività di pulizia del cavallo e dal contesto naturale nel quale di solito il maneggio è inserito.

Per queste caratteristiche, l’ippoterapia è incoraggiata nei casi con ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione Iperattività). I bambini ne traggono davvero beneficio, poiché dovendo gestire l’animale con determinate sequenze operative, sviluppano pensiero induttivo e logica organizzativa. Oltre a dover mantenere sempre costante attenzione e concentrazione.

 

4 Benefici psicologici e comportamentali 

Lungo il percorso terapeutico, al paziente verranno affidati compiti e piccole responsabilità riguardanti la cura del cavallo. Queste attività portano benefici sia a livello psicologico che comportamentale, poiché permettono di accrescere sicurezza e autostima nel paziente, il quale percepisce la fiducia nei suoi confronti. E quando sono presenti entrambi questi stati, il risultato è una maggiore stabilità emotiva.

Inoltre, anche il maneggio in sé favorisce la consapevolezza di essere in un ambiente con delle regole che devono essere rispettate. Il risultato è la diminuzione dei livelli di aggressività nella persona e un miglioramento delle capacità relazionali e dello stare in gruppo.

 

5 Benefici fisiologici 

Il contatto con il cavallo comporterebbe anche delle modifiche a livello biochimico nel corpo umano. Infatti, è un’attività che facilita il rilascio di endorfine, i neurotrasmettitori che aiutano a ridurre lo stress. Esattamente quello che succede anche con gli esercizi di meditazione.

Non è tutto. L’essere in sella all’animale, quindi a diretto contatto con il suo corpo, porta a un abbassamento del ritmo cardiaco nel paziente. Ciò significa che andare al trotto, ha un effetto cullante e rilassante sul cavaliere che può così provare maggiore benessere, grazie alle endorfine rilasciate.

 

Perché considerare l’ippoterapia per il benessere psicofisico 

I benefici dell’ippoterapia si riscontrano sia nel fisico che nell’aspetto psicologico. È chiaro che queste attività possono essere efficaci e coinvolgenti solo se coordinate da un’équipe multidisciplinare costituita da personale qualificato, come uno psicoterapista, un istruttore, ecc.

Sono terapie che devono seguire un percorso personalizzato e assistito da professionisti competenti, ma i cui vantaggi sono davvero notevoli. In uno studio del 2015, è emerso che l’ippoterapia aiuta a diminuire il livello di ansia e stress, contribuendo a un recupero più rapido in seguito a eventi traumatici 

 Lavoriamo in Equipe multidisciplinare, come da Linee guida, su Progetto redatti in Equipe, con schede di monitoraggio delle sedute e rilevamento dello stress del cavallo; schede di verifica e relazione finale.


Trattiamo Sindromi varie,  Spettro autistico, Asperger,  A.D.H.D., disturbi dell'attenzione vari, Sindrome di Down, Sindrome di Williams, Sindrome di P.A.N.D.A.S., Sindrome di Angelman, Sindrome X Fragile,  Sindrome di Dravet , Sindrome Cri-du-chat, Sindrome di Cloves,  Esiti da paralisi cerebrali infantili, Disturbi multifunzionali dello sviluppo, Disabilità motorie, Disabilità sensoriali.

Siamo i contatto con gli specialisti che li seguono e forniamo loro, come ai genitori,